Domenica 31 luglio una bella comitiva di cinquantadue persone del Ctg Belluno e Sedico in collaborazione con il Cai, fiduciose di trovare una bellissima giornata, dato il temporale notturno, sono partite in allegra compagnia verso l’incantato Regno dei Fanes.
Giunti in Val Parola il gruppo A, quello dei temerari, è partito di gran carriera per la conquista del Col Becchei, gli altri due B e C, amanti della natura e dei paesaggi bucolici, si sono incamminati con più tranquillità verso la Capanna Alpina, con lo scopo di percorrere due itinerari meno impegnativi, ma comunque interessanti.
Improvvisamente è iniziato a gocciolare.
-Cavoli, non pioverà mica!!! – abbiamo pensato.
-Nooo il tempo è alto!!! – ci siamo consolati.
Purtroppo a mano a mano che proseguivamo, le gocce diventavano sempre più grosse e fitte, ma noi imperterriti, avanti. Dopo un po’ ci siamo decisi e abbiamo cominciato a togliere dallo zaino ombrello e giacca a vento con gli occhi rivolti a un cielo che si faceva sempre più scuro. Ad un certo punto abbiamo incontrato un “badiot” che quando ci ha visto, ha iniziato a dire nel suo italiano stentato:
-Con questi ombrellini, non è prudente, ascoltate me che sono una persona esperta, altrimenti sono fatti vostri!!!
Ecco che alla pioggia e a qualche sporadico tuono, si è unita anche la preoccupazione.
Insomma, per farla breve, ci siamo dovuti arrendere al brutto tempo, obbedendo all’ordine di rientro.
Abbacchiati e gocciolanti siamo saliti in pullman, ma piano piano lo spirito citigino ha iniziato nuovamente ad aleggiare tra i partecipanti. Così, tolto qualche rinunciatario, ci siamo diretti tutti a Dobbiaco alla festa paesana. Pasta e fagioli, canederli e frittelle, qualche birra e della buona musica hanno ridato il buonumore al gruppo, nonostante la pioggia incessante. Una foto d’insieme, dopo un simpatico balletto, e via verso casa. Al passo Falzarego, ironia della sorte, il cielo ha iniziato a rasserenarsi ed è spuntato un timido sole, che sembrava dire:
-Ve dae el contentin ades ke avè da far el pic-nic!
Uno spuntino arricchito da un corroborante vinello rosso ha concluso la nostra gita e grazie al sempre bravissimo Davide, siamo scesi nuovamente a valle.
Al ritorno, sui volti degli organizzatori è apparso un velo di rammarico. Io, invece, direi proprio che non è il caso di essere dispiaciuti. Vediamo anche i lati positivi della giornata:
• l’organizzazione era perfetta;
• le informazioni di Michela sulle Conturines e sull’orso preistorico che le popolava, molto interessanti;
• grazie ad Antonio abbiamo conosciuto la storia del tenente Fusetti e della sua ardimentosa conquista del Sas de Stria, a sacrificio della propria vita;
• per non parlare del mondo affascinante delle leggende dei Monti Pallidi che Daniela ci ha fatto apprezzare attraverso i suoi racconti.
Insomma cari Agostino, Stefano, Mila, Michela e Daniela tutto era davvero ineccepibile, forse solo di una cosa non avevate tenuto conto: dei Nani, i quali si sarebbero potuti vendicare, preoccupati del fatto che il fascino di un aitante citigino avrebbe sicuramente conquistato la bella Dolasilla facendole perdere la sua invincibilità. Così è stato. Con la pioggia battente, in anticipo sulle previsioni, i Nani hanno scongiurato l’incantesimo. Ma solo temporaneamente, perché i Citigini non si lasciano facilmente intimorire e, con il loro coraggio, torneranno ancora nel Regno dei Fanes per una nuova frizzante avventura.
Barbara