Sabatambientali

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autunno 2018

Il ciclo autunnale dei Sabatambientali, organizzato dal CTG, si è svolto regolarmente a cavallo di settembre e ottobre, sfruttando giornate quasi estive.
Con la prima uscita sabato 29 settembre ci siamo recati a Feltre a visitare il nuovo Museo Diocesano sito in Via Paradiso. Ad accoglierci la dott.ssa Tiziana Conte, curatrice del Museo, che ci ha accompagnato di sala in sala, illustrandoci con competenza e passione i vari pezzi esposti e i locali finemente affrescati, riservandoci qualche curioso aneddoto sul lavoro di recupero e restauro di alcune opere d’arte. L’ala nuova, recentemente restaurata, ha affascinato tutti i presenti e suggestivo è stato il colpo d’occhio verso Feltre affacciandosi dalle finestre.

Sabatambientali autunno 2018

Sabato 6 ottobre il tempo ci ha quasi tradito ma ci siamo ritrovati lo stesso in quasi una ventina a Mel a percorrere le stradine di Follo, dove Michele ci ha illustrato la Chiesa di S. Gottardo e la storia di alcune famiglie che hanno vissuto nel passato nella località zumellese. La sempre affascinante Carrera ci ha condotto alla piazza di Mel, ora uno dei “Borghi d’Italia” nonché fregiata dalla bandiera arancione riconoscimento conferito dal Touring Club Italiano, non prima di essere entrati nell’androne di un antico palazzo, grazie all’ospitalità della proprietaria.

Sabatambientali autunno 2018

Il ciclo si è concluso sabato 13 ottobre a Caralte dove siamo stati ospiti dei Gruppi Vallesane del Cadore e Zafferano Dolomiti. In più di trenta persone abbiamo assistito alla spiegazione e prova di intaglio dei collari in legno che, in occasione della suggestiva transumanza, addobbano le capre vallesane, mansuete capre dal vello molto folto e lungo e dalla particolare colorazione metà nera e metà bianca, che abbiamo poi raggiunto al pascolo. La visita è proseguita attraverso un boschetto per scendere al ponte sul Piave dove, una volta, sorgeva il Cidolo, una specie di chiusa artificiale, costruita interamente in legno, che fungeva da sbarramento per i tronchi che fluitavano lungo il fiume provenienti dal Cadore. Giunti a Sacco, piccola borgata in comune di Perarolo, abbiamo potuto vedere come si coltiva lo zafferano, con alcuni fiori dall’acceso color lilla già pronti per essere raccolti entro qualche ora. A concludere la visita un assaggio di alcuni formaggi di capra e gustosi dolcetti allo zafferano, oltre alla spiegazione da parte di una esperta cuoca di alcune semplici ricette da fare con il cosidetto oro rosso.
Anche stavolta abbiamo quindi scoperto alcune delle ricchezze della nostra provincia, territorio che non smette mai di sorprenderci per la varietà e l’interesse dei suoi luoghi.

Sabatambientali autunno 2018

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