Le pitture parlanti 🗓 🗺

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Domenica 24 settembre 2023

Le pitture parlanti e la danza macabra

Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L’artista incideva sulle pareti delle grotte le sue paure, le sue credenze, ma anche la vita quotidiana della sua tribù. Per fare questo si serviva di figure e di simboli che, arrivati sino a noi, sono divenuti documenti e testimonianze preziose.
Per la storia dell’uomo la fine del primo millennio fu un periodo di estrema importanza. Dopo una lunga stasi, l’Europa conobbe nuovi sviluppi e progressi di tipo economico, politico, culturale e urbanistico. Le arti rifiorirono anche grazie alla Chiesa, che commissionò agli artisti dell’epoca importanti cicli di affreschi per abbellire i suoi edifici.
Queste superfici erano perfette per accogliere le storie sacre della Bibbia o dei Vangeli che, raccontando il male, il peccato, il bene, la vita e la morte, avevano lo scopo di trasmettere ai fedeli messaggi volti all’insegnamento della dottrina cattolica e all’ammonizione dei peccatori.

Ore  7.00 – partenza dal Piazzale dello Stadio di Belluno (via Feltre, Valsugana, Trento).

Ore  7.05 – partenza dalla Stazione di Belluno.

Sosta di ristoro lungo il percorso.

In mattinata arrivo a Pelugo e visita guidata alla Chiesa di S. Antonio Abate. L’edificio è un prezioso scrigno d’arte e di fede che risale al sec. XV e si caratterizza per l’andamento orizzontalistico della sua struttura a cui si oppone il verticalismo dello strettissimo campanile a bifore.
Molto importante il complesso degli affreschi sulla facciata, opera dei Baschenis, famiglia di pittori itineranti bergamaschi.
L’intento di questi affreschi era di istruire tramite le immagini, di esortare ad una vita lontana dal peccato, in una sorta di biblia pauperum. Questo scrigno, piccolo, ma immenso per la sua magnificenza artistica, è veramente unico, grande simbolo di fede per gli abitanti della valle già oltre 1000 anni fa!!

Al termine proseguimento per Pinzolo. La chiesa di San Vigilio, come ci appare oggi è il risultato di successivi ampliamenti, il più importante dei quali avvenuto nel 1515; è celebre per gli artistici altari, per gli affreschi interni e per la facciata medioevale ricoperta da affreschi di epoche diverse: il più importante è sicuramente la famosa “Danza macabra” di Simone Baschenis (1539), che, come nella migliore tradizione germanica, raffigura nobili e plebei uguali di fronte alla morte. “Io sont la Morte/ che porto corona/ sonte signora/ de ognia persona…”

Si visiterà poi la chiesa cimiteriale di S. Stefano a Carisolo con i suoi 3278 voti è la preferita in Trentino (84esima in Italia) nel censimento dei luoghi del cuore del FAI.
È veramente un piccolo gioiello, sospeso in cima una roccia scoscesa, raggiungibile tramite una salita con le stazioni del rosario, che attraversa anche un antico castagneto. Belli gli affreschi esterni, con una danza macabra leggibile anche se un po’ rovinata, e interni, con una interessante ultima cena (con 13 apostoli) e una rappresentazione del passaggio di Carlo Magno per queste valli, quando nell’anno 800 andò a Roma per farsi incoronare imperatore del Sacro Romano Impero.

Al termine delle visite rientro a Belluno (via Feltre).

Pranzo LIBERO nel corso delle visite.

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