La Grecia del nord

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Ricordi del viaggio

Theodora è stata la nostra guida per sette giorni. Il suo nome, che significa ‘dono di Dio’, in qualche modo le si confà, perché è stata per noi una presenza preziosa, garbata, professionalmente ineccepibile.

Iniziamo a conoscere la Macedonia muovendoci nei luoghi caratteristici e simbolici di Salonicco, città universitaria cosmopolita vivace e moderna, ma al tempo stesso custode di tracce indelebili della storia passata. Lo si percepisce immediatamente scorgendo il monumento equestre del grande condottiero Alessandro Magno, che si erge imponente sul lungomare non lontano dalla Torre Bianca e dal bellissimo Museo Archeologico. La cinta muraria merlata, dalla cui sommità godiamo di una vista panoramica sul golfo, mostra tracce del possente sistema di fortificazioni della città. Le molte dominazioni che si sono succedute sono testimoniate da opere architettoniche quali la Basilica di San Demetrio, patrono della città, edificata su un preesistente impianto termale romano, trasformata poi in moschea sotto l’impero ottomano e divenuta infine l’attuale chiesa greco-ortodossa. I mercati offrono uno spaccato vivo, autentico, laborioso di una città, perciò accettiamo volentieri il suggerimento di Theodora di percorrere le stradine del mercato di Salonicco. SULLE bancarelle sono esposti in bella vista pesce, frutta, olive, cesti e mercanzie varie. Alcune signore del gruppo acquistano mazzetti di tè che sembra aiuti a migliorare la memoria, tentare non nuoce… Le mani tese di un monumento ci riportano d’un tratto alla storia tormentata dellla Grecia, ricordano un assassinio accaduto sotto il regime dei colonnelli.

Attraversiamo la Macedonia in un su-e-giù di paesaggi collinari verdi, fertili, disseminati di ulivi, viti, piantagioni di cotone, frutteti e una varietà di terreni agricoli. L’itinerario ci porta a scoprire siti archeologici importanti, straordinarie testimonianze del passato: Pella, Verghina, Dion, Stagira, Filippi. Antiche città ricche di storia e avvolte nella leggenda, luoghi sacri custodi di tombe imperiali, teatri di battaglie, residenze impreziosite da mosaici, archi, colonne, strade lastricate. Alcuni siti sono particolarmente piacevoli da visitare grazie al contesto paesaggistico in cui sono inseriti. Splendidi I CORREDI funerari e le collezioni di oggetti nei musei adiacenti.
Le Meteore – ‘rocce sospese tra terra e cielo’ – sono luoghi davvero unici e suggestivi. Saliamo decine di scalini per raggiungere i monasteri edificati in cima a spettacolari falesie di arenaria. Obbligatorio indossare abiti sotto il ginocchio o munirsi di sciarpa-foulard per coprire le rotondità del corpo. Vietatissimo fotografare le monache e i bellissimi affreschi all’interno dei monasteri. Altro luogo sacro ma inaccessibile alle donne, e consentito agli uomini solo con particolari severi permessi, è il Monte Athos, Stato Monastico Autonomo. Da Ouranopolis prendiamo il traghetto che costeggia la parte più estrema della Penisola Calcidica. Accompagnati da stormi di gabbiani, osserviamo da lontano questo lembo di terra sacro e misterioso, cerchiamo di cogliere qualche dettaglio dei monasteri e di immaginare qualcosa di quella vita ascetica lontana dal mondo.

E’ tempo ormai di rientrare dopo un viaggio così bello, dove non sono mancati momenti di respiro, passeggiate tra boschi e cascate, pause accanto a un mare azzurrissimo e perfino una luminosissima luna piena.

Nidia Vedana

Le Foto del viaggio

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