2 ottobre 2016
città e scenari diVini
Atmosfere di confine e un castello con vista su paesaggi collinari da fiaba. A Gorizia si respira l’atmosfera sospesa tipica di una città di confine: nella piazza Transalpina, fino al 2004 fisicamente divisa da un muro, si passeggia con un piede in Italia e uno in Slovenia.
Una distesa di vigneti ordinati e dolci si stende a perdita d’occhio: siamo nel Collio, un piccolo lembo d’Italia delimitato dal confine sloveno, dai fiumi Isonzo e Iudrio. Il Collio è un’appendice di colline che segna il passaggio tra i picchi delle Alpi Giulie e la pianura che raggiunge il mar Adriatico.
Programma
ore 6:30 – Partenza da Belluno (p.le Stazione) – via Ponte Alpi e autostrada.
Chi volesse usufruire della fermata allo Stadio è pregato comunicarlo in Sede.
Attraverso un meraviglioso panorama, circondata dai dolci pendii dei colli ed bagnata dal fiume Isonzo, si arriva a Gorizia, città storicamente affascinante. Abitata fin dall’epoca medievale, ebbe il suo maggior sviluppo nei secoli successivi; nel corso del XIX sec. era molto amata dalla borghesia viennese per il suo clima mite tanto da essere definita come la “Nizza dell’Adriatico”.
Incontro con la guida e visita del Borgo Medievale, quindi del Palazzo Coronini Cronberg, antica dimora risalente al XVI sec. immersa in un ampio parco con giardino all’inglese, con alberi di tutto il mondo. La villa possiede un vasto patrimonio artistico di notevole interesse formato da molte opere pittoriche, arredi di diverse epoche (Cinque, Sei e Settecento), sculture, stampe, disegni, medaglie, monete, argenti, porcellane, reperti archeologici, tappeti, abiti d’epoca, vetri, cristalli, armi e gioielli. La quadreria, che conta più di 1200 pezzi, presenta anche opere di Tiziano, Tintoretto e Giuseppe Tominz; vi sono inoltre delle stampe di Dürer e Rembrand.
Pranzo LIBERO
Il pomeriggio è dedicato alla scoperta del Collio goriziano, attraverso un paesaggio di dolci colline con sosta ad una cantina vinicola, assaggio di vini e con possibilità di acquisto.
Qui, la distanza dai monti e dal mare è poca: il microclima, assolutamente unico per ventilazione ed escursione termica, si sposa perfettamente con la “ponka”, il caratteristico terreno del Collio, che tra le mani si sbriciola rivelando minuscoli fossili, ideale per la coltivazione della vite.
Il clima mite che caratterizza questo lembo di terra è un mosaico di fattori benevoli alla viticoltura: le correnti calde del mare Adriatico, che mantengono l’uva asciutta, e le montagne a nord (Alpi Giulie) che la proteggono dalle correnti fredde fattori indispensabili per qualificare una zona a forte vocazione vinicola.
Pranzo: Per chi lo desidera è possibile prenotare il pranzo con il seguente menu: toc in braide (polentina morbida con fonduta di Montasio), gnocchetti verdi fatti in casa con burro e ricotta affumicata, stinco al forno con patate, tirami su fatto in casa, acqua, vino e caffè € 24.
C’è anche la possibilità di mangiare la pizza.
Il pranzo va prenotato al momento dell’iscrizione e pagato al ristorante.
Programma dettagliato in sede