Corso di storia e cultura locali

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XVIII edizione

Il Seicento.
Gli ultimi ruggiti del leone: Belluno, Feltre, Cadore alla periferia delle grandi guerre del XVII Secolo.

La scelta dell’argomento del nuovo ciclo di conversazioni sulla storia e la cultura locali, il Seicento e i rapporti della Serenissima con i suoi domini di mare e terraferma, è stata suggerita dall’esigenza di  approfondire  e sviluppare alcuni aspetti della storia di Venezia, già messi in luce nei corsi precedenti.

Infatti l’epoca del dominio veneziano nei territori bellunesi , iniziata con la conquista nel 1404 e conclusasi con la caduta della Serenissima nel 1797, ha determinato profondi cambiamenti nel tessuto sociale, ha avuto un notevole impatto sulle attività produttive con lo sfruttamento di miniere e boschi, ma ha anche influenzato  la cultura, diventando un polo di attrazione per letterati, uomini di scienza, pittori e scultori, e diffondendo le innovazioni e le mode del tempo.
Nei primi tre incontri, il prof. Francesco Piero Franchi presenterà alcuni momenti decisivi nella storia delle guerre affrontate dalla Serenissima per il predominio dei mari: la guerra contro gli uscocchi, pirati che disturbavano i suoi commerci, quella di Candia, l’isola da cui proveniva il vescovo bellunese Alvise Lollino, e altre sotto la guida di Francesco Morosini che si merito l’appellativo di “Peloponnesiaco“ dopo la  riconquista della Morea.
Queste guerre hanno coinvolto i nostri territori, ora in modo attivo con la partecipazione di soldati e la fornitura di armi agli eserciti veneziani, ora in modo passivo, nel senso che, per la loro gestione, hanno richiesto uno sfruttamento indiscriminato delle materie prime, soprattutto del legname, indispensabile per la costruzione di navi.
Infatti l’industria della guerra, come ci documenterà Michele Vello, si è avvalsa della maestria degli spadai bellunesi che, grazie alla reperibilità di ottime materie prime e utilizzando l’acqua dell’Ardo, diedero vita ad un vero e proprio distretto preindustriale, capace di dialogare con l’Europa intera.
E sempre la guerra richiede l’attuazione, nei punti nevralgici, di strategie difensive che comportano la costruzione di mura, castelli, torrioni, strade fortificate, come ci illustreranno Mauro Vedana  che ha studiato l’evoluzione di queste strutture nel territorio bellunese prima e dopo le guerre cambraiche e Matteo Melchiorre che, partendo da documenti d’archivio, datati 1206, ha ricostruito la storia della via di Schener, nell’itinerario da Feltre verso il Primiero, luogo di incontro tra  mondo asburgico e mondo veneziano.

Gli incontri, coordinati da Rosetta Girotto Cannarella, prenderanno il via giovedì 9 febbraio 2017, alle ore 17:30, presso la sala Bianchi in viale Fantuzzi , 11.

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