Terre Senesi

Ricordi del viaggio in Toscana

Dice Saramago che “bisogna vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era.”

Sono tornata dopo tanti anni nelle Terre di Siena. I luoghi già visti mi sono sembrati nuovi. La luce, la stagione, i colori, non erano più quelli; io stessa sono cambiata.

La magnificenza del duomo di Siena ci coglie di sorpresa. Il cielo è blu e la facciata di marmo bianco intessuto di bassorilievi, statue, colonnine, cuspidi si mostra in tutto il suo splendore nel limpido sole pomeridiano. All’interno il duomo custodisce una straordinaria ricchezza di tesori; c’è un incanto esagerato di affreschi, decori, pale d’altare, sculture marmoree. Accanto al duomo si eleva il bel campanile romanico con fasce di marmo bianco e verde, ben visibile anche negli scorci panoramici di questa città d’arte. In Piazza del Campo, nell’emiciclo scenografico chiuso tra i palazzi, sotto l’ombra della Torre del Mangia, la gioventù assapora il tepore di un sole birichino che si mostra e si nasconde in questa primavera bizzarra. 

Il paesaggio dal finestrino del pullman è piacevolissimo. Attraversiamo tratti della Val d’Orcia e Val di Chiana in un su-e-giú collinare dove l’occhio riposa tra verdissime pianure fertili che si accavallano, disgiungono e sfumano in lontananze azzurrine. Calanchi, colline brulle e avvallamenti ocra caratterizzano le Crete Senesi. Costante è la presenza dei bei cipressi in fila indiana, dei pini marittimi, dei vigneti, degli ulivi dalle chiome tremule e argentee. A tratti compaiono macchie di giallo, qualche gregge, masserie tra le coltivazioni.

Bellissime cittadine medioevali ci aspettano: Volterra, San Gimignano, Montalcino, Montepulciano, San Quirico… Percorriamo a piedi brevi tratti in salita per raggiungere il centro dei borghi alti sulle colline. Si va al passo dei più lenti e si dà il braccio a chi fatica un po’. Non ci si lascia scoraggiare da qualche goccia di pioggia, da una folata di vento freddo, da un attimo di stanchezza. La bellezza dei luoghi ripaga alla grande. Ascoltiamo le spiegazioni interessanti delle guide, godendo di quella bella parlata toscana dove le vocali sono aperte e chiuse proprio dove serve e dove la C aspirata resta quasi soffocata in gola. Ammiriamo torri, fortezze, pregevoli edifici, palazzi nobiliari, chiese, cinte murarie, sorgenti d’acqua. Tocchiamo con mano la laboriosità artigianale e artistica di chi vive in queste zone. Fermiamo con un click quante più immagini possiamo: uno scorcio pittoresco, la figura di un Pulcinella sulla torre dell’orologio, un glicine enorme abbracciato alla pergola, un dettaglio prezioso o un souvenir singolare appeso in bella vista.

Nel corso di questo bellissimo itinerario, visitiamo borghi e cittadine molto conosciuti, ma anche gioiellini meno noti eppure di grande fascino come l’ Abbazia di Monte Oliveto Maggiore con lo splendido chiostro affrescato e San Galgano con l’eremo e le suggestive rovine dell’ Abbazia Cistercense.

Rientriamo con un bel bagaglio di conoscenza e con gli occhi ancora pieni di immagini dei luoghi visti; ma anche con qualche con qualche bottiglia di buon vinello, olio, confezioni di pici e aglione essiccato e con ricordini per parenti e amici. David guida attento, sicuro, prudente. Anacleto e i suoi collaboratori rendono il viaggio piacevole con pensieri belli, riflessioni, lettura delle impressioni di viaggio dei partecipanti, e perfino con una tombola per alleggerire e chiudere in bellezza, allegria e condivisione il viaggio. 

~Nidia Vedana~




Malga Nemes

2 marzo 2024

Monte Croce Comelico – Malga Nemes

Foto dell’escursione

 




Foto Vallardo

16 marzo 2024

MONTE SPECIE – rifugio Vallandro

Foto dell’escursione

 




Salce – Camminata di primavera

Gli anemoni bianchi di Venere

… e quale fu lo stupore ancora ingenuo e sognante della sposa novella, appena uscita dalla chiesa, nel vedere l’erta stradina sassosa (che dalla chiesetta porta verso il borgo) diventata  un po’insidiosa per le sue scarpine  ormai, sul far della sera, quando si accorse che entrambi i bordi dell’ampio sentiero erano cosparsi di anemoni bianchi e particolarmente luminosi nell’oscurità pressochè totale: Venere, la dea, non volendo che qualcosa di suo andasse sprecato, nemmeno le lacrime; avendo il potere di trasformare (nel suo dominio) anche i dolori in gioie e volendo fare un regalo nuziale alla sposa, aveva profuso il suo cammino di anemoni bianchi, gocce che, per divina concessione, sarebbero diventate ( solo  per la sposa, sia chiaro) lacrime di gioie e delizie amorose.

Primo pomeriggio. E’ quasi primavera ormai: appare finalmente un bel solicello e tutto invoglia a raccogliere l’invito del CTG che che, nella Camminata di Primavera, ci propone la scoperta di Salce, piccola frazione appena fuori Belluno, lungo la strada per Feltre sulla destra Piave.

In due passi arriviamo al “centro”: uno slargo intorno a un lavatoio e a una fontana che un tempo servivano tutta la comunità. Non lontano si erge il modesto muro di contenimento di Villa Giamosa, risalente al 1400 su basamenti molto più antichi. Il muro è inaspettatamente interrotto da una cappella con ingresso principale sulla piazzetta e frequentata anticamente dai coloni che nei giorni feriali lavoravano la terra dei padroni. All’interno la cappella appare più grande e ospitale che dall’esterno. Un’uscita laterale immette sull’ampio prato  ben tenuto dove sorge la casa: la dotta e professionale Lidia Rui ci illustra la storia della fabbrica e dei suoi proprietari nei secoli e richiama la nostra attenzione sui non pochi particolari architettonici, compresi quelli della cantina, forse fondamenta di un’antica fortificazione. Al compito della presentazione della imponente ma sobria villa antica collaborano gli attuali suoi custodi e proprietari (con qualche goccia di nobiltà nel sangue).

Anacleto Boranga immediatamente e ripetutamente ci fa chinare per ammirare da vicino fiori o ci fa stare a testa in su  per (ri)conoscere arbusti ed alberi: qui un fico secolare, là un carpino scanalato o un maestoso pioppo bianco.

Incominciamo la discesa verso il Piave e ci inoltriamo in un paesaggio prevalentemente boscoso, solo qua e là interrotto da seminascoste, discrete ville residenziali.

A questo punto facciamo finalmente conoscenza, ai bordi del comodo sentiero tortuoso e ombroso, del fiore e della pianta dell’anemone. Ovidio racconta che esso nacque dalle lacrime di Venere, quando seppe della morte del suo Adone ferito gravemente da un cinghiale.

A metà della discesa ammiriamo una deliziosa cascatella d’acqua: ottimo pretesto utilizzato da Anacleto per spiegarci bene il fenomeno del carsismo, favorito dalla natura calcarea della roccia. Durante il percorso ad anello con vista sul Piave, questa volta è Lidia che ci fornisce preziose informazioni sul paesaggio.

Incomincia ora la salita finale che ci porta verso l’ultima meta: la chiesetta di san Pietro. Qualcuno, salendo, pensa alla Via Crucis (sarà l’imminenza della Pasqua?) finchè il gruppo si ritrova sulla sommità del colle sul quale fu eretta la chiesa e capisce perché proprio lì: la vista che si offre agli occhi è davvero profondamente rasserenante.

Ancor più rasserenante è l’incontro col parroco di Castion, don Marco, che viene a celebrare con noi la pasqua del CTG! L’omelia pasquale, carica di speranza, già ci predispone bene alla lieta conclusione dell’escursione: sul sagrato alcune pie donne hanno già ridotto alcune  focacce in maxiporzioni e alcuni pii uomini hanno provveduto a procurare il degno accompagnatore di tutti i brindisi, bianco e nero.

Si scende verso le macchine che è ormai buio e, a metà della stradina sassosa dai bordi infiorati, dico a mia moglie:

      –     L’hai vista anche tu?

     –      Chi? – risponde-

  •  La sposa che usciva dalla chiesa!
  • – Ma… dici sul serio?
  • – Sì, ti dico: tutta bianca e sorridente con gli anemoni ai lati che le indicavano la via al buio…
  • Ma va’ là – risponde- hai bevuto troppo! Vieni, andiamo a casa a dormire! –

Domenica, 17 marzo 2024, a tre giorni dalla primavera (che quest’anno è cominciata il 20 marzo!).

 




Cima D’Asta

venerdì 12 e sabato 13 luglio 2024

Cima D’Asta – Rifugio Brentari  –  Nel regno del granito

Il gruppo montuoso di Cima d’Asta è costituito da rocce granitiche di origine vulcanica nate circa 275 milioni di anni fa dal consolidamento, in profondità, di masse laviche. I lastroni di granito sui quali sale il sentiero sono stati modellati e lisciati da un ghiacciaio che, circa 10.000 anni fa, scendeva dalla conca nella quale si trova il lago, profondo ben 40 metri, che si trova nei pressi del rifugio meta della nostra escursione.

VENERDI’ 12 LUGLIO 2024

Ore 7,00: ritrovo piazzale dal parcheggio del Palasport (area a sosta libera) con mezzi propri via Feltre, Pieve Tesino fino al parcheggio nei pressi di Malga Sorgazza (quota 1440).

Ore 9,00: calzati gli scarponi iniziamo a percorrere il sentiero n. 327 fino al bivio con il sentiero n. 386, detto sentiero della Campagnassa, che seguiremo affrontando alcuni tornanti. Si risale con qualche strappo il massiccio granitico fino a raggiungere, a quota 2475 il Rifugio “Ottone Brentari”, che sorge nelle vicinanze dello splendido lago di Cima D’Asta di origine glaciale.

Ore 13,00: arrivo in rifugio.

Il pomeriggio lo dedicheremo a esplorare i dintorni e a fare  “vita da rifugio”.

Cena e pernottamento.

 SABATO 13 LUGLIO 2024

Ore 6,30: sveglia e prima colazione.

 Ore 7,30: partenza per raggiungere la vetta di Cima D’Asta risalendo il sentiero n. 364 fino alla Forzeleta a m. 2680; dopo un breve tratto in discesa dove è presente un cordino metallico, si continua la impegnativa salita fino a raggiungere la croce a quota 2847, in circa 1 ora e mezza. Il panorama è maestoso e ripaga ampiamente della fatica fatta.

La discesa avviene per la stessa parte fino al Rifugio “Ottone Brentari”.

Si fa presente che questa salita è facoltativa in quanto richiede passo sicuro e dimestichezza con sentieri alpinistici.

Verso le ore 11,00 tutti insieme inizieremo la discesa a valle lungo il sentiero n. 327, detto Trodo degli Aseni, fino a raggiungere il parcheggio di Malga Sorgazza. Dopo una sosta ristoratrice, torneremo a Belluno, dove l’arrivo è previsto nel tardo pomeriggio.

Dislivello escursione: 1° giorno: m. 1.000 D+

                                     2° giorno      m. 380 D+e – (facoltativo) e m.1000 D-

Il programma dettagliato è disponibile in sede




Uzbekistan classico

dal 18 al 25 agosto 2024

Tour in Uzbekistan di 8 giorni  –  7 notti

 

Catapultarsi indietro nel tempo su tappeti volanti, cammelli e città fantastiche.  Questo il viaggio che andremo a percorrere in un paese ricco di storia, di mercanti, condottieri e pellegrini attraversando l’antica via della seta.

1° giorno, domenica 18 agosto 2024Belluno – Venezia – Roma Fiumicino – Tashkent

Partenza da Belluno con pullman in tarda mattinata verso l’aeroporto di Venezia, disbrigo delle formalità di imbarco e partenza con volo di linea Ita Airways AZ1462 delle 15h15 per Roma.  Arrivo previsto alle 16h25 dopo 1h10’ di volo. Coincidenza con volo Uzbekistan Airways HY 258 delle 21h20 diretto a Tashkent. Pasti e pernottamento a bordo.

 

2° giorno, lunedì 19 agosto 2024: Tashkent

6h20 Arrivo all’aeroporto di Tashkent dopo 6h di volo.

Disbrigo delle formalità di sbarco, trasferimento in città. Intera giornata dedicata alla visita di Tashkent, la capitale uzbeka, già importante centro carovaniero.

Cena in hotel e pernottamento.

* Tashkent La capitale dell’Uzbekistan, un tempo quarta città dell’Unione Sovietica per dimensioni, è il cuore dell’Asia centrale.

 

3° giorno, martedì 20 agosto 2024: Tashkent – Samarcanda

Pensione completa.

Partenza in treno veloce per Samarcanda, attraverso la piatta ed arida steppa “della fame”. Resto della giornata dedicato alla prima visita della città, un capolavoro architettonico edificato da Tamerlano come espressione della sua potenza. La visita includerà il mausoleo di Guri Emir, dove è sepolto Tamerlano e la spettacolare Piazza Registan.

* Samarcanda situata nell’oasi bagnata dallo Zeravan, è una delle città più antiche dell’Asia centrale.

 

4° giorno, mercoledì 21 agosto 2024: Samarcanda

Pensione completa.

Proseguimento della visita di Samarcanda, con la moschea di Bibi Khanum, costruita da Tamerlano per la sua moglie prediletta, il bazar di Siab, il complesso funerario di Shakhi-Zinda e il museo Afrosiab. La visita prosegue con l’osservatorio di Ulugbek e con il Samarkand Handmade Silk Paper Center, laboratorio artigiano che dal 1700 ad oggi tramanda l’antica abilità di manifattura della carta.

 

5°giorno, giovedì 22 agosto 2024: Samarcanda – Shakhrisabz – Bukhara

Pensione completa.

Partenza in bus per Shahrisabz, la città natale di Tamerlano (90 Km, 1h45’). Qui si visiteranno la moschea di Kuk-Gumbaz, il mausoleo di Gumbazi Sayidon, e il Complesso di Doru Saodat, che comprende la tomba di Jahangir, figlio prediletto di Tamerlano e la moschea Hzrati Imam. Si visiteranno poi le rovine del palazzo di Aq Sarai (conosciuto anche come il Palazzo Bianco), residenza estiva di Tamerlano. Proseguimento in bus per Bukhara (270 Km, 4h15’). Sistemazione in hotel nelle camere riservate e cena in ristorante.

*Shahrisabz Città verde e città natale di Tamerlano.

 

6°giorno, venerdì 23 agosto 2024: Bukhara

Pensione completa.

Intera giornata dedicata alla visita di Bukhara, gioiello dell’architettura islamica e Patrimonio UNESCO. Si visiteranno la Fortezza Ark, il complesso di Poikalon che include la Madrassa di Miri Arab e il suo minareto, la moschea di Magokki Attori, il luogo più sacro della città, e il complesso di Labi Hauz.

*Bukhara La città è stata per secoli una delle più importanti nella regione Transoxiana islamica

 

7°giorno, sabato 24 agosto 2024: Bukhara – Khiva

Pensione completa

Partenza in bus per Khiva (450 Km), attraversando il deserto di Kyzyl Kum. Durante il percorso si effettueranno alcune soste fotografiche e tecniche. Pranzo lungo il percorso.

All’arrivo, previsto nel pomeriggio, breve visita panoramica di Khiva.

Cena tradizionale di arrivederci in una madrassa con intrattenimento musicale di folklore. Dopo cena, rientro in hotel con suggestiva passeggiata serale dentro le mura della città vecchia

 

8° giorno, domenica 25 agosto 2024: Khiva – Urgench – Roma Fiumicino – Venezia – Belluno

Prima colazione e pranzo.

Conclusione delle visite guidate di Khiva, con il centro storico, che a differenza di altre città centroasiatiche, è rimasto integro e ben conservato. La visita include le quattro madrasse: la madrassa Muhammad Amin Khan con il suo Kalta Minor; Islam Khodja, il minareto più grande di Khiva; la madrassa Kunya Ark con la fortezza interna, gli edifici amministrativi, l’arsenale, le caserme; la madrassa Muhammed Rahim Khan con il museo. Si visiterà inoltre il complesso di Pakhlavan Makhmud, con la moschea del venerdì con le sue 212 colonne di legno e il palazzo Tash Hovli.

Trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo Uzbekistan Airways HY 257 delle 17h05 diretto a Roma. Arrivo previsto alle 20h10 dopo 6h05’ di volo. Coincidenza con volo Ita Airwais AZ 1473 delle 21h50 diretto a Venezia. Arrivo previsto alle 22h55 dopo 1h05’ di volo. Rientro in pullman a Belluno.

Programma completo in sede

 




Viaggio in Perù

dal 27 settembre al 11 ottobre 2024

Tour in Perù tra storia e tradizioni

 

Un tour tra storia e tradizioni, natura e città coloniali, dal mare alle montagne, per ammirare lo splendore della civiltà degli antichi Inca e paesaggi mozzafiato, alla scoperta dei luoghi imperdibili del Perù.

Venerdì 27 settembre – 1° giorno: Italia/Madrid/Lima

Partenza alle ore 3.00 dal piazzale della stazione ferroviaria di Belluno e trasferimento in pullman all’aeroporto di Venezia. Partenza per Madrid, a seguire coincidenza per Lima, con volo di linea Iberia. Pasti e film a bordo. Arrivo nel pomeriggio. Trasferimento in hotel. Cena libera.

Sabato 28 settembre – 2° giorno: Lima

In mattinata partenza per la visita del centro storico della capitale, chiamata anche “Ciudad de los reyes” perché fu sede dei viceré spagnoli durante il periodo coloniale. Fulcro del centro è la Plaza Mayor (antica Plaza de Armas), dove si visiteranno la cattedrale e il suo museo religioso e si potranno ammirare il Palazzo del Governo ed il Palazzo Comunale.

Si prosegue per il Museo Larco, il più bel museo archeologico del Perù, sistemato in un’antica casa coloniale. Pranzo. Pomeriggio a disposizione. Cena libera.

Domenica 29 settembre – 3° giorno: Lima/Paracas

In mattinata partenza per Paracas. Arrivo e trasferimento in hotel. Nel pomeriggio visita della riserva di Paracas. Pranzo libero e cena in hotel.

Lunedì 30 settembre – 4° giorno: Paracas/Huacachina / Nasca

In mattinata, escursione in barca alle isole Ballestas (barca condivisa con guida parlante inglese/spagnolo), celebri per la ricchissima fauna marina. Proseguimento per Nazca. Visita dell’Oasi di Huacachina lungo il percorso. Sistemazione in albergo. Nel pomeriggio, possibilità di sorvolo sulle linee di Nazca su piccoli aerei da turismo (facoltativo, suppl. indicato nelle quote). Pranzo libero. Cena e pernottamento in hotel.

Martedì 1 ottobre – 5° giorno: Nasca / Arequipa

In mattinata, ultime ore a disposizione, quindi partenza per Arequipa in pullman, percorrendo la panoramica strada Panamericana Sùr, che prima costeggia il deserto costiero e poi si inerpica sulle Ande. Arrivo ad Arequipa in serata.

Pranzo in corso di visite, cena libera.

Mercoledì 2 ottobre – 6° giorno: Arequipa

In mattinata visita del centro storico della più bella città coloniale del Perù: il Monastero di Santa Catalina, gioiello architettonico nel cuore della città, la Plaza de Armas (su cui si affacciano la cattedrale e la chiesa della Compagnia di Gesù, splendido esempio di barocco andino), il museo Santuarios Andinos, dove è conservata la mummia Juanita e il

mercato di San Camillo. Pomeriggio a disposizione. Pranzo in ristorante, cena libera.

Giovedì 3 ottobre – 7° giorno: Arequipa / Sillustani / Puno

Di buon mattino, trasferimento a Puno in pullman. La strada si inoltra attraverso lo spettacolare altopiano andino,ricco di lagune, abitate da una notevole varietà di volatili. Durante il tragitto visita della necropoli preincaica di Sillustani ed al vicino, splendido lago Umayo, posto a 4000 m slm. Trasferimento in albergo. Pranzo libero, cena in hotel.

Venerdì 4 ottobre – 8° giorno: Puno/Lago Titicaca/Puno

Dopo la prima colazione, partenza in motobarca per una escursione di un’intera giornata sul lago Titicaca, lo specchio navigabile più alto del mondo; al mattino, si visitano le isole galleggianti degli indiani Uros, quindi si prosegue fino alle isola Taquile, nel cuore del lago, abitata dagli indiani omonimi, ottimi artigiani. Rientro in albergo nel pomeriggio.

Pranzo in ristorante locale. Cena libera.

Sabato 5 ottobre – 09° giorno: Puno / Valle Sacra

In mattinata, partenza per la Valle Sacra in pullman. Il viaggio durerà dieci ore circa. Durante la strada, sosta e visita al tempio inca di Viracocha a Raqchi, al passo di La Raya (4.300 metri slm) ed al villaggio di Andahuayllas, per la visita della chiesa affrescata. Valle Sacra: sistemazione in albergo. Pranzo in ristorante. Cena libera.

Domenica 6 ottobre – 10° giorno: Valle sacra degli Incas / Aguascalientes

Partenza in pullman per la visita alla Valle Sacra degli Incas; si visiterà il mercato indio di Pisaq, dove avviene il baratto di prodotti agricoli fra i contadini locali, e dove sono in vendita interessanti oggetti di artigianato. Si prosegue per la visita del sito archeologico di Moray e delle saline di Maras. Si discende poi lungo la spettacolare Valle Sacra per giungere infine alla fortezza di Ollantaytambo, suggestivo insediamento militare posto a chiusa della valle. Al termine delle visite, partenza in treno turistico per Aguascalientes dove si giungerà dopo poco più di un’ora di viaggio.

Sistemazione in albergo ad Aguascalientes. Pranzo in corso di escursione e cena in hotel.

Lunedì 7 ottobre – 11° giorno: Machu Picchu / Cusco

Partenza dalla stazione degli autobus con minibus di linea che conduce in 25 minuti sulla cima della montagna che nasconde la massima espressione culturale e architettonica degli Incas: Machu Picchu. Visita approfondita delle rovine. Nel pomeriggio, ritorno a Cusco in treno. Sistemazione in hotel. Pranzo in ristorante. Cena libera.

Martedì 8 ottobre – 12° giorno: Cusco

Mattinata dedicata alla visita dei rioni storici della città, dell’antica Cattedrale coloniale, alcuni stretti vicoli il cui disegno urbanistico risale ancora all’epoca Inca e il Tempio solare inca della Qorikancha, sul quale gli spagnoli costruirono il convento di Santo Domingo. Si prosegue poi per la visita delle rovine inca Sacsayhuamán, Puca Pucara, Qenko,Tambomachay. Pomeriggio a disposizione per riposo o escursioni facoltative. Pranzo libero, cena con spettacolo in ristorante locale.

Mercoledì 9 ottobre – 13° giorno: Cusco/Palcoyo/Cusco

Alle 05.30 ore partenza dall’albergo di Cusco e inizio del viaggio verso la splendida catena di montagne colorate nominate Palcoyo. Si prende la strada verso il sud via Combapata (circa 3 ore di macchina). Dopo l’arrivo, inizio della camminata di 45 minuti fino al belvedere (4,900 m.s.l.m.). Arrivo e tempo a disposizione per esplorare questo posto

unico e scattare fotografie. Al termine, rientro in bus a Cusco. Arrivo e sistemazione in albergo. Pasti liberi

Giovedì 10 ottobre – 14°giorno: Cusco/Lima/Italia In mattinata partenza in aereo per Lima. Trasferimento in città e pranzo in ristorante. Nel tardo pomeriggio trasferimento in aeroporto. Partenza per Madrid con volo Iberia delle ore 20.00

Venerdì 11 ottobre – 15°giorno: volo/Venezia/Belluno

Arrivo all’aeroporto di Venezia alle ore 19.00. Rientro in pullman in serata a Belluno.

Programma completo in sede

 




Lago di Volaia

23 e 24 agosto 2024

Lago di Volaia

Uno sguardo sulla Carinzia – Mini trek

Venerdi 23 agosto

ORE 07.00 –  Ritrovo Piazzale  dietro il palasport  e partenza con mezzi  propri verso Longarone, Pieve di Cadore, Santo Stefano,  Sappada, con  destinazione Forni Avoltri – Pierabech (UD), dove parcheggeremo nei pressi dello stabilimento Goccia di Carnia ( mt. 1090)

Pausa caffè a Pierabech, mentre due autisti porteranno una macchina al Rif. Tolazzi ( Collina).

ORE 10.00 circa – Calzati gli scarponi iniziamo il nostro percorso per il sentiero naturalistico n. 141 e successivamente svolteremo a sinistra per il sent. n. 142 fino al piccolo lago alpino di Bordaglia (mt. 1800) dove ci soffermeremo per le foto di rito. Riprendiamo il percorso per il sent. n 142 A ( traversata Carnica) verso Passo Giramondo ( mt 2005) dove è prevista la sosta pranzo a sacco

Rifocillati riprendiamo il percorso lungo il  sent. 403 che in circa ore 2.30 – 3.00 ci porterà al Lago di Volaja (mt. 1950), di origine glaciale, dalla particolare forma a cuore, situato a confine tra Italia e Austria , dove pernotteremo al Rif. Wolayersee Hutte ( mt. 1960)     

Sabato 24 agosto

ORE 6.30: sveglia e prima colazione

ORE 7.30: lasciamo il Rifugio Wolayersee Hutte e percorreremo un piccolo tratto di percorso insieme. Da qui ci divideremo in due gruppi:

GRUPPO A  scenderà lungo il sentiero n. 144  che porterà direttamente al Rif. Tolazzi ( mt.1370) all’incirca per ora di pranzo.

GRUPPO B  imboccherà sulla sinistra il sentiero Riccardo Spinotti (segnavia CAI 145). In questo primo tratto il percorso è agevole, ma attraversando un lungo ghiaione, bisogna prestare attenzione a dove si mettono i piedi. All’inizio della parete rocciosa il sentiero attrezzato si inerpica e diventa molto impegnativo. Superato questa parte di tracciato, arriveremo in circa  4 ore al Rifugio Marinelli (mt.2120)  dove è prevista la pausa pranzo al sacco. Nel primo pomeriggio riprendiamo a scendere verso il rif. Tolazzi, dove ci ricongiungeremo al gruppo A Rientro a Belluno in serata. Breve pausa conviviale lungo il percorso

DISLIVELLO  ESCURSIONE:            1°giorno  –   m. 900 + m. 300 D+ e m.300 D-, 

                                                           2° giorno –  GRUPPO A   m.600 D-

                                                                                GRUPPO B   m. 250 D+ e m. 850 D-

 CARTA TABACCO:  n. 1 scala 1:25000 “Sappada – S. Stefano –  Forni Avoltri”

 DIFFICOLTA: escursionismo impegnativo per la lunghezza e il dislivello del percorso, si richiede un buon allenamento.

Programma dettagliato in sede

 




Don Lorenzo

Don Lorenzo Dell’Andrea, Padre e faro del CTG

Il Centro Turistico Giovanile piange e ricorda con commozione don Lorenzo Dell’Andrea a cui è legato da un filo lungo 65 anni. Era infatti il 1959 quando in una classe dell’allora ragioneria “Calvi” il giovane docente don Lorenzo buttò là con fervore l’idea di creare anche a Belluno il CTG, un organismo dedito al turismo, alla cultura, all’ambiente e al tempo libero, già attivo in Italia dal ’49 in seno alla Gioventù italiana dell’Azione cattolica.  A quell’iniziativa aderirono subito 18 studenti che fecero muovere i primi passi della lunga storia dell’associazione che ancora oggi è efficiente e dinamica. Sotto la guida spirituale di don Lorenzo, quel nucleo di giovani ben presto si ingrandì e divenne una struttura organizzata che aveva come tenace passione la montagna. Era un grande cultore ed un bravo escursionista don Lorenzo, uno che sapeva prendere i giovani dal verso giusto ed interessarli al bello. Ben presto entrarono a far parte della dirigenza gli storici presidenti Dodo Crespan, che ricoprì la carica per decenni, e Anacleto Boranga, tuttora al vertice del CTG.

Nel giro di pochi anni l’Associazione si espanse in gran parte della Val Belluna  spingendosi fino al centro ed all’alto Agordino, arrivando ad interessare nel tempo molte migliaia di persone.

Le attività, turistiche in particolare, hanno portato i bellunesi a viaggiare in ogni parte del mondo, ma anche a scoprire le bellezze dell’Italia. Pure il turismo fuori porta ha interessato il CTG con varie escursioni culturali ed ambientali denominate Sabatambientali e Val Belluna-Estate. A complemento di queste sono stati organizzati corsi di storia locale e formati animatori culturali e ambientali.

Questa è l’eredità che don Lorenzo Dell’Andrea lascia ai “citigini”, ma sono tanti altri i bellunesi a cui questo polivalente sacerdote ha donato molto di sè. A partire dal suo ruolo di giornalista e forte comunicatore che ha saputo utilizzare, sempre con mansioni di primo piano, tutti i mezzi che la moderna tecnologia gli metteva a disposizione, dalla carta stampata, alla radio e alla televisione, alla rete.

Aveva tante altre qualità, don Lorenzo, tra le quali il suo essere attivo con l’Unitalsi e alla guida di tanti percorsi di fede per il mondo. Era studioso e conoscitore profondo della questione israelo-palestinese, tanto che recarsi in pellegrinaggio nella Terra Santa era un privilegio unico per chi vi partecipava.      Tornando alle origini del Centro turistico giovanile bellunese, questi ne furono i soci fondatori: Gianpaolo Battocchio, Chiara Bressan, Giovanni Buzzatti, Sandrino Caldart, Domenico Collarin, Carla Collazuol, Edda Collazuol, Cesare De Liberali, Mario De Toffol, Renzo Fant, Alvio Pampanin, Guido Piol, Giacomo Punzi, M. Carla Salvioni, Giorgio Sangalli, Paolo Simonetto, Marilena Sponga e Bruno Tormen.




Algeria

ALGERIA, Scrigno di gioielli

 

L’Algeria, per me, è stata una sorpresa da ogni angolazione la guardassi e la vivessi seppur per pochi giorni. Questa terra di contrasti tra il mare e la sabbia, tra passato e presente, tra modernità e tradizioni, mi ha donato emozioni uniche.  Le bellezze che mutavano nei vari paesaggi avevano sempre una costante: la cortesia degli abitanti, che fossero cittadini o gente dei villaggi. In più, il viaggio in Algeria ha avuto un valore aggiunto: l’amicizia. Tra i citigini partecipanti infatti, c’era la conoscenza e la confidenza reciproche cresciute nel tempo e rinsaldate dai tanti giri per il mondo fatti insieme. Così il tour tra il Mediterraneo e il Sahara ha avuto più il sapore di una scampagnata tra amici piuttosto che di un viaggio fra turisti.

Non sono mancati i disagi, certo. Otto viaggiatori sono rimasti senza bagaglio per diversi giorni (valigie  consegnate a Venezia il giovedì e ritirate ad Algeri il lunedì) e conseguente viavai di mutande e magliette in prestito. Un altro po’ di preoccupazione aveva preso tutti a causa del pericolo “droni  misteriosi” sul cielo dell’aeroporto di Francoforte (giro ampio il nostro: Italia, Germania, Africa), con annullamento dei voli, lunghe attese, breve notte semi in bianco trascorsa in albergo e sveglia all’alba. Per il resto tutto è andato bene, anzi benissimo.

Il viaggio in Algeria rimarrà indimenticabile per le tante perle che ci ha regalato a partire dalla guida, un bel ragazzone piemontese simpatico, colto e disponibile. Brava anche la nostra accompagnatrice Chiara. A far corona a tutto c’erano gli esperti e cortesi autisti berberi e gli squisiti piatti della cucina araba serviti per alcuni giorni in pieno deserto, o sotto uno sperone di roccia o all’ombra di un’acacia, con tanto di chef in divisa e guanti bianchi. Il Sahara, oltre alle sue bellezze indescrivibili, ci ha offerto pure l’emozione di cenare al chiaro di luna e al lume delle fiaccole accompagnati da un concerto di musica tradizionale. Anche il cielo è venuto in nostro aiuto con una chicca: un giorno ha persino piovuto tra le sabbie finissime e i pinnacoli imponenti.

Abbiamo visitato la bella Algeri adagiata sulla splendida baia che dal mare verso la collina si trasforma da bianca città monumentale in stile francese alla classica casbah araba. Ci siamo poi immersi nella storia, la nostra storia, con la visita ai siti romani dell’elegante Constantine e a quelli strepitosi dell’Unesco a Timgad fondata dall’imperatore Traiano e a Djemila, anche questo patrimonio dell’umanità. Poi in volo verso Djanet dove ci ha accolto un caratteristico e grazioso alberghetto lambito dalle sabbie del deserto. E da qui il tuffo nel grande e variegato Sahara fatto di rocce maestose, di pareti segnate da incredibili graffiti di epoca neolitica, di dune di sabbia rosa senza fine e di canyon con  pozze d’acqua e vegetazione. Tutto si è concluso con le vestigia fenice prima e romane poi di Tipasa, “città abitata dagli dei” la descrisse Albert Camus, posta tra l’azzurro del mare e del cielo.

                                                                                             Maria Zampieri




Festival degli aquiloni

20 aprile 2024

Festival internazionale degli aquiloni a Cervia

ARTEVENTO CERVIA è una manifestazione internazionale che richiama appassionati di aquiloni da tutto il mondo ormai arrivata alla 44esima edizione. Nata nel 1981 dall’idea del pittore Claudio Capelli, si trovano aquiloni artistici, etnici, storici e giganti, esibizioni di volo acrobatico, laboratori per bambini, istallazioni fisse, mercatini, aree food e molto altro. Il festival ospita 50 delegazioni provenienti dai 5 continenti e molti altri appassionati che si danno appuntamento qui, insomma non semplici aquiloni, ma molto di più.

ORE 6.30 partenza dalla stazione e successivamente a piazzale dello Stadio (su richiesta), direzione autostrada/Romea e arrivo previsto verso le 11 della mattina con sosta tecnica lungo il percorso.

La prima parte della giornata sarà dedicata ad una passeggiata lungo le vie del centro di Cervia, considerata la città del sale (oro bianco), che offre degli spunti interessanti con monumenti e torri. Dopo la visita, il pullman ci porterà verso la spiaggia di Pinarella che ospita la manifestazione degli aquiloni.

Il pranzo libero potrà avvenire per chi lo desidera, durante la passeggiata in centro oppure nei locali posti sulla spiaggia di Pinarella dove si svolge l’evento che, per l’occasione offre varie alternative appetitose.

Nel pomeriggio si assisterà alla manifestazione, ci saranno spettacoli vari, e si potranno ammirare aquiloni di ogni forma e grandezza a rendere il cielo e la spiaggia colorati e allegri.

Il rientro è previsto a Belluno in tarda serata.

Il programma dettagliato è disponibile in sede




SabatAmbientali

SabatAmbientali 2024

Escursioni nella Natura, Arte, Storia e Tradizioni della Val Belluna e dintorni

Ciclo primaverile

 

 

Sabato 18 maggio 2024  CORNOLADE: tra forre, cascate e scaglia rossa

 Sabato 25 maggio 2024 FELTRE: la via dell’acqua

 Sabato 1 giugno 2024 S. ZENONE: dintorni medievali nella Pieve di Limana

 

Programma dettagliato in sede

 




Sicilia occidentale

dal 14  al 20 maggio 2024

Sicilia occidentale tra mare e terra

 

1° giorno, martedì 14 maggio 2024: Milano > Palermo

Partenza alle ore 5,00 dal piazzale della stazione ferroviaria di Belluno e trasferimento in pullman all’aeroporto di Milano-Linate, disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza con volo ITA delle 11h25 per Palermo. All’arrivo, previsto alle 13h00, incontro con la guida e partenza per la visita panoramica della città con ingresso alla Cattedrale.

Al termine, trasferimento in hotel e sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento.

 

2° giorno, mercoledì 15 maggio 2024: Palermo > Monreale > Palermo > Trapani

Mezza pensione.

In mattinata partenza per Monreale (12 km, 40’) dove si visiterà il Duomo di Monreale con i suoi mosaici ed il Chiostro Benedettino. Rientro a Palermo per la visita del mercato di Ballarò, il più antico tra i mercati della città, animato dalle cosiddette abbanniate, cioè dai chiassosi richiami dei venditori. Pranzo libero, con possibilità di degustare street food come panelle, crocchè o cazzilli, polpo bollito, il pani ca’ meusa, gli arancini di riso, lo sfincione. Nel pomeriggio, visita alla Cappella Palatina situata all’interno del Palazzo dei Normanni e chiesa della Martorana

Al termine, trasferimento in hotel a Trapani, sistemazione nelle camere riservate, cena e pernottamento.

 

3° giorno, giovedì 16 maggio 2024: Trapani > Marettimo > Trapani

Pensione completa.

In mattinata trasferimento al porto di Trapani, imbarco in Aliscafo e partenza per Marettimo, la più distante delle Egadi. All’arrivo, giro in motobarca con i pescatori dell’isola. Durante il giro si potranno ammirare la grotta del Cammello, la grotta della Bombarda e quella del Presepe, Punta Troia con la piccola fortezza Borbonica e Punta Libeccio con il suo faro bianco. Pranzo in ristorante. Tempo libero per una passeggiata tra le vie del villaggio di pescatori.

Rientro in hotel, cena e pernottamento.

 

4° giorno, venerdì 17 maggio 2024: Trapani > Favignana > Levanzo > Trapani

Pensione completa.

In mattinata trasferimento al porto di Trapani e imbarco in motonave per l’isola di Favignana, famosa perché qui si praticava la tradizionale pesca del tonno, seguendo l’antico rito della mattanza. All’arrivo, visita esterna del Palazzo Florio, sede del Comune, e dell’antica tonnara. Proseguimento delle visite con lo “Stabilimento Florio”, antico opificio della fine del 1800 dove i Florio iniziarono la lavorazione e il commercio del tonno conservato. Ripresa la navigazione costeggiando una serie di anfratti e grotte. Pranzo frugale a bordo (penne mediterranee, frutta di stagione, acqua, vino). Rotta su Levanzo e breve visita del piccolo centro abitato.

Al termine, rientro in hotel, cena e pernottamento.

 

5° giorno, sabato 18 maggio 2024: Trapani > Nubia > Erice > Trapani

Mezza pensione.

Mattinata dedicata alla visita delle città di Trapani con le vie del centro storico, un susseguirsi di palazzi storici e chiese di notevole pregio artistico. A seguire visita al Museo di Pepoli.

Proseguimento con la visita della Basilica-Santuario di Maria Santissima Annunziata dedicato alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, che custodisce la statua in marmo pario della Madonna di Trapani.

Proseguimento per Nubia con le saline. Pranzo libero.

Nel pomeriggio visita di Erice (10 Km, 20’) e visita del borgo, che conserva intatto il fascino medievale, con le viuzze animate da botteghe di artigianato tipico, le ceramiche finemente decorate, i tappeti variopinti tessuti a mano, i dolci a base di mandorla e frutta candita.

Rientro in hotel per la cena e il pernottamento.

 

6° giorno, domenica 19 maggio 2024: Trapani > Marsala > Isola di Mozia > Mazara del Vallo 

Pensione completa.

Partenza per Marsala (28 km, 45’) e imbarco sul traghetto per Mozia (20 Km, 20’) con la visita dell’isola e del suo museo, tra i più interessanti per la conoscenza delle civiltà Fenicio-Punica nel Mediterraneo. Tutt’intorno le saline, i mulini a vento e i vigneti compongono una cornice naturale di grande fascino.

Rientro a Marsala per  un aperipranzo in una cantina per degustare il famoso vino che da questa città prende il nome: il “Marsala”.

Nel pomeriggio visita di Mazara del Vallo (22 km, 40’), antica cittadina con il caratteristico porto canale che ospita la più grande flotta peschereccia d’Italia. Nel centro storico, sono visibili edifici arabo/normanni, numerose chiese rinascimentali e barocche. A seguire visita del Museo del Satiro all’interno della chiesa di Sant’Egidio si trova il dove si può ammirare la statua bronzea del Satiro Danzante.

Al termine trasferimento in hotel a Mazara, cena e pernottamento.

 

7° giorno, lunedì 20 maggio 2024: Mazara del Vallo > Selinunte > Gibellina > Palermo > Venezia

Prima colazione in hotel e pranzo in agriturismo.

In mattinata visita dell’area archeologica di Selinunte (35 km, 45’), ritenuta la più importante d’Europa per imponenza ed estensione delle sue rovine. Proseguimento per Gibellina (40 km, 50’). Pranzo in azienda agrituristica. Nel pomeriggio visita di Gibellina Vecchia e breve passeggiata per i ruderi dell’antica città e del “Cretto di Burri”, un’opera artistica realizzata da Alberto Burri tra 1984 ed il 1989 nella città vecchia di Gibellina, andata completamente distrutta durante il terremoto del 1968.

Al termine, trasferimento all’aeroporto di Palermo (75 km, 1h15’)  e partenza per il volo di rientro delle 20.30 per Venezia. Arrivo previsto per le 22h05, dopo 1h35’ di volo all’aeroporto di Linate. Rientro in nottata a Belluno col pullman.

Programma completo in sede

 




Villa Bettoni e il Vittoriale

2 giugno 2024

Villa Bettoni e il Vittoriale un tuffo nella cultura del lago di Garda

 

Ore 7.00 partenza in pullman dal piazzale della stazione di Belluno (su richiesta tappe Piazzale Resistenza e Ponte nelle Alpi)

Ore 11.00 arrivo a Villa Bettoni, definita anche “ piccola Versailles” Visita guidata dei giardini monumentali e agli interni del palazzo. Direttamente affacciata sulle acque del lago di Garda, opera di ben tre architetti tra i più valenti dell’epoca, Villa Bettoni lascia da sempre a bocca aperta i suoi ospiti per gli eleganti affreschi, le magnifiche sculture, i mobili sontuosi, le tele preziose e la splendida biblioteca. Si potranno ammirarne gli arredi originali e le pregevoli collezioni d’arte, scoprirne la storia pubblica e privata spesso accompagnati da membri della famiglia che tuttora vi risiede. La Villa si trova al centro di un vasto parco, ricco di uliveti e agrumeti, solcata da deliziose vallette, tra lauri e allori; il giardino di delizie di villa Bettoni è reso unico dalla scenografica architettura detta Prospettiva, armoniosamente raccordantesi al palazzo.

Ore 13.00 trasferimento col pullman a Toscolano Maderno per pranzo libero o in ristorante

Ore 15.00 trasferimento col pullman al Vittoriale

Visita guidata alla casa di D’Annunzio e libera al parco monumentale e ai 3 musei

Il Vittoriale degli italiani eretto tra il 1921 e il 1938 da Gabriele d’Annunzio, è uno dei musei più visitati d’Italia. Fu l’ultima residenza di Gabriele d’Annunzio e ultimo grande dono che il poeta fece alla sua amata Italia. Qui, a partire dal 1921, egli decise di ritirarsi dalle scene per redigere le sue ultime opere letterarie e per creare una cittadella monumentale a memoria della sua vita “inimitabile”. Si conferma luogo più che mai vitale, visitato ogni anno non solo da studenti e turisti, ma anche da studiosi, intellettuali e da artisti di caratura internazionale che hanno calcato il palcoscenico all’aperto del suo anfiteatro o che hanno voluto celebrare il poeta abruzzese donando opere d’arte che oggi adornano i viali, le piazze e gli affacci sul lago.

Ore 18.00  partenza per rientro a Belluno con arrivo in tarda serata

Il programma completo è disponibile in sede.

 




Giardini Trauttmansdorff

4 maggio 2024

Visita ai giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano

Su una superficie di 12 ettari, i Giardini di Castel Trauttmansdorff, grazie al clima mite, ospitano piante provenienti da tutto il mondo disposte a digradare su un anfiteatro naturale che copre un dislivello di 100 m. Si aprono così viste emozionanti sugli oltre 80 paesaggi botanici presenti nei giardini ma anche sullo scenario montano circostante e sulla città termale di Merano. Al centro dei giardini c’è il castello che il conte Trauttmansdorff fece ricostruire a circa metà del 1800 e dove l’imperatrice Sissi trascorse piacevoli soggiorni invernali.

Ore 6.00  – partenza in pullman dal piazzale della Stazione di Belluno, verso Feltre Trento e Bolzano. Per chi vuole salire a Piazzale Resistenza, previo preavviso in Sede, la partenza è anticipata alle 5,45.

 Ore 10.00  – arrivo ai giardini Trauttmansdorff ed inizio della visita guidata con durata di circa 90 minuti.

Terminata la visita guidata ci si può fermare ai giardini per la visita personale e/o visitare il Museo del turismo Touriseum presso il Castello incluso nel costo del biglietto.

Pranzo LIBERO. Per chi lo desidera si può pranzare al ristorante del Castello oppure pranzo al sacco.

 Pomeriggio si può raggiungere il centro di Merano per una breve visita in città, sia percorrendo a piedi il “sentiero di Sissi” circa 40 min di cammino, sia in pullman.

Ore 16 ripartenza per Belluno con arrivo in serata.

 Programma dettagliato: in Sede 

Chiusura iscrizioni: ad esaurimento posti disponibili (n. 30).




Esploriamo Salce

Domenica  17 marzo 2024

ESPLORIAMO SALCE

Camminata di primavera e Pasqua CTG

Già una delle ultime uscite d’autunno sollecitò la riflessione intorno al “cuore” della Valbelluna; il “cuore”, cioè il centro, questo sconosciuto! E così si inserisce l’uscita di marzo, nel territorio di Salce, ancor più al centro, eppure poco o per nulla esplorato. E’ una zona bellissima, si puo’ dire quasi unica, perché si modella seguendo il Piave, lungo un dolce crinale:  un ampio terrazzamento di grande eccellenza  paesaggistica – continuamente due orizzonti opposti e profondamente diversi: a nord le vette rocciose e aspre delle Dolomiti Bellunesi, a sud le morbide colline e lievi alture a confine con il trevisano – non solo: anche di grande e antica eccellenza agricola, ancora leggibile nella vivace viabilità minore, nelle estensioni prative, nelle radure, nelle macchie boschive, nelle siepi, nei filari … e soprattutto nelle ville e nelle borgate rurali attigue; qui infatti sono  state costruite, fino anche ai tempi nostri, dimore nobili, signorili, privilegiate che, soprattutto le prime, (tra cui Villa Giamosa che visiteremo negli esterni) hanno disegnato e motivato tutto il restante costruito con complessi rurali, con chiese  (tra cui quella di S.Pietro dove sosteremo per festeggiare la Pasqua citigina con la Messa a cui seguirà la consumazione della tradizionale colomba), con muri di cinta, realizzando un ambiente anche residenziale di ampio respiro, di ordine, di serena sobrietà. Il percorso individuato intende appunto “assaggiare” questo clima che, pur vicino a Belluno, propone una qualità di vita “altra”, possibile ed esemplare.

Ritrovo alle ore 14.30 nel parcheggio pubblico attiguo al Consorzio Agrario di Belluno e Treviso.

Escursione a piedi di circa 2 ore (soste incluse), dislivello ca.100m e distanza 2,5 km circa. Raccomandate calzature adeguate ad eventuali tratti umidi o fangosi.

Programma dettagliato in sede

 




Mostra da Monet a Matisse

17 aprile 2024

Mostra da Monet a Matisse – Palazzo Zabarella – Padova

Da MONET a MATISSE. French Moderns, 1850–1950”, allestita nelle sale di Palazzo Zabarella a Padova. Questa mostra  presenta 59 opere provenienti dalla straordinaria collezione europea del Brooklyn Museum che rappresentano autentici capolavori di pittura e scultura
Sono esposti dipinti, disegni e sculture – differenti per soggetto, dimensioni e stile – realizzati dai principali artisti dell’epoca, sia quelli di origine francese, che  quelli che si sono formati e hanno esposto in Francia: Pierre Bonnard, William Bouguereau, Gustave Caillebotte, Paul Cézanne, Marc Chagall, Jean-Baptiste-Camille Corot, Gustave Courbet, Edgar Degas, Fernand Léger , Henri Matisse, Claude Monet, Berthe Morisot, Gabriele Münter, Pierre-Auguste Renoir, Odilon Redon, Yves Tanguy, Édouard Vuillard, Auguste Rodin e molti altri, per un totale di 45 maestri. 

Ore 7,40 ritrovo alla  Stazione di Belluno. Si raccomanda di acquistare il biglietto in anticipo per/da Padova, di andata Via  Mestre e ritorno Via Montebelluna

Ore 07,57 partenza in treno, chi lo desidera può unirsi al gruppo partendo dalla Stazione di Ponte nelle Alpi.

Ore 10,33 arrivo alla Stazione di Padova. Segue passeggiata fino a Palazzo Zabarella( 15 minuti a piedi).

Ore 11,00 / 11,15 Visita guidata alla Mostra divisi in due gruppi (durata 1 h e 30).

Pranzo libero (service nelle vicinanze).,

Ore 14,30 Navigazione all’interno della città di Padova. Durante la piacevole e tranquilla navigazione avremo la possibilità di ammirare da una prospettiva privilegiata  i monumenti che segnarono  la storia della  città: La Scalinata Cinquecentesca  del Portello, antico Porto fluviale legato alla Repubblica Veneziana, i Bastioni e le Mura costruiti al tempo della Lega di Cambrai ed il Monumento alle Torri Gemelle realizzato da Liebeskind.

Al termine della visita si raggiunge a piedi la vicina  Stazione Ferroviaria per la partenza alle 17,07 con  arrivo a Belluno alle 19,51.

Il programma completo è disponibile in sede.

 




Van Gogh e Milano Verticale

12 febbraio 2024

La Milano verticale e Van Gogh: l’esperienza immersiva

 

Un nuovo modo di vivere l’arte di Vincent Van Gogh a Milano. Un’immersione nei capolavori dell’artista con uno show digitale a 360°. Un’esperienza in realtà virtuale unica nel suo genere: proiezioni digitali, effetti sonori, mapping video e molto altro!

Ore 5.00 partenza dal piazzale della stazione FS di Belluno con pullman CTG (su richiesta tappe Piazzale Resistenza, Ponte nelle Alpi e Cima i Prà).

Ore 10.00 arrivo a Milano e incontro con la guida per una visita guidata in cittàPartenza dai cortili del Castello, passeggiata verso il quartiere di Porta Nuova, la nuova Milano verticale con i simboli dello skyline milanese, la Torre UniCredit e il grattacielo Bosco verticale; proseguimento per il quartiere di Brera e sosta nel cortile della Pinacoteca di Brera; visita del centro della città e dei monumenti piú importanti in esterno: Teatro la Scala, Galleria Vittorio Emanuele e Duomo.

Ore 13.00 pranzo libero in centro città con varie possibilità suggerite dalla guida o ai giardini del Castello Sforzesco raggiungibile in metrò, bus o in 15 minuti a piedi.

Ore 15.00 ritrovo a Castello Sforzesco per il trasferimento in pullman a Lampo Scalo Farini per la visita alla mostra di Van Gogh

Ore 15.30 visita alla mostra Van Gogh: L’esperienza Immersiva

Lampo Scalo Farini è il nuovo polo multifunzionale nato da un progetto di rigenerazione urbana innovativo nell’ex scalo ferroviario Farini, che ospita mostre ed eventi. La mostra, “Van Gogh: The Immersive Experience” è un’incredibile viaggio sensoriale; un percorso interattivo pensato per lasciare che il visitatore si immerga tra le celebri opere di Vincent Van Gogh, scoprendo la vita, la carriera e i segreti dell’artista come mai prima d’ora. L’esposizione, successo internazionale con oltre 5.000.000 visitatori, per l’arrivo in Italia, è stata completamente rinnovata nella proposta tecnologica unendo arte digitale, contenuti educativi e nuove esperienze di realtà virtuale: 60 proiettori animano 350 capolavori di Van Gogh visibili a 360° su una superficie di 2000 metri quadrati tra pavimento, pareti e soffitto. Per questo è adatta a qualsiasi età. La mostra ha vinto la medaglia d’oro come miglior esperienza agli Eventex 2023.

Ore 17.00 partenza per rientro a Belluno con arrivo in tarda serata

Chiusura iscrizioni entro sabato 3 febbraio

Il programma completo è disponibile in sede.

 




Monte Specie Rifugio Vallandro

16 marzo 2024

MONTE SPECIE – rifugio Vallandro

Facile cima dal grande panorama

Ore 7.30 partenza con mezzi propri dal Piazzale ex caserma Toigo di Belluno via Cortina, con arrivo a Carbonin (m. 1450). Breve sosta lungo il percorso.

Ore 9.30 si inizia a percorrere una comoda strada militare, generalmente battuta, che sale in lieve e costante pendenza fino a raggiungere il rifugio Vallandro (m. 2040), nei pressi dell’altopiano di Pratopiazza, aperto anche nei mesi invernali.

Chi lo desidera potrà fermarsi al rifugio mentre per gli altri ci sarà la possibilità di proseguire la salita, passando vicino ad alcune fortificazioni di guerra, per raggiungere la bella e panoramica cima del Monte Specie (m. 2307). Ritorno al rifugio Vallandro per ricongiungersi al resto del gruppo. Si scende a valle per lo stesso percorso fatto in salita.

Ore 16.00 partenza per il rientro con breve sosta ristoratrice e arrivo previsto a Belluno per le ore 18.00 circa.

Dislivello: 600 mt per il rifugio Vallandro – 850 mt per la cima Monte Specie

Programma dettagliato in sede

 




Monte Croce Comelico Coltrondo

2 marzo 2024

Monte Croce Comelico Coltrondo

Giro ad anello

ore 7.30:  Partenza con mezzi propri, da piazzale stazione da piazzale Resistenza a Belluno, direzione Ponte nelle Alpi – Santo Stefano di Cadore, Passo Monte Croce, dove parcheggeremo (mt. 1636).

Breve sosta caffè lungo il percorso.

Si calzano le ciaspe, oppure i ramponcini, imboccheremo il sentiero n. 131 che attraversa uno splendido bosco e che circa in ore 1.30, ci porterà al rifugio Malga Nemes. (mt. 1877).

Da qui, dopo aver goduto della splendida vista sulla Croda Rossa di Sesto, Cima Undici e Cima Popera, proseguiremo seguendo il segnavia n. 156 che in poco più di mezz’ora ci porterà a raggiungere la nostra meta, Malga Col Trondo (mt. 1879).

Dopo pranzo al sacco, il ritorno avverrà lungo il sentiero n. 149 che in circa ore 1.30 ci riporterà al punto di partenza.

Rientro a Belluno in serata.

Programma dettagliato in sede