Terre Senesi

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Ricordi del viaggio in Toscana

Dice Saramago che “bisogna vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era.”

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Salce – Camminata di primavera

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Gli anemoni bianchi di Venere

… e quale fu lo stupore ancora ingenuo e sognante della sposa novella, appena uscita dalla chiesa, nel vedere l’erta stradina sassosa (che dalla chiesetta porta verso il borgo) diventata  un po’insidiosa per le sue scarpine  ormai, sul far della sera, quando si accorse che entrambi i bordi dell’ampio sentiero erano cosparsi di anemoni bianchi e particolarmente luminosi nell’oscurità pressochè totale: Venere, la dea, non volendo che qualcosa di suo andasse sprecato, nemmeno le lacrime; avendo il potere di trasformare (nel suo dominio) anche i dolori in gioie e volendo fare un regalo nuziale alla sposa, aveva profuso il suo cammino di anemoni bianchi, gocce che, per divina concessione, sarebbero diventate ( solo  per la sposa, sia chiaro) lacrime di gioie e delizie amorose.

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Cima D’Asta 🗓

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venerdì 12 e sabato 13 luglio 2024

Cima D’Asta – Rifugio Brentari  –  Nel regno del granito

Il gruppo montuoso di Cima d’Asta è costituito da rocce granitiche di origine vulcanica nate circa 275 milioni di anni fa dal consolidamento, in profondità, di masse laviche. I lastroni di granito sui quali sale il sentiero sono stati modellati e lisciati da un ghiacciaio che, circa 10.000 anni fa, scendeva dalla conca nella quale si trova il lago, profondo ben 40 metri, che si trova nei pressi del rifugio meta della nostra escursione.

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Algeria

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ALGERIA, Scrigno di gioielli

 

L’Algeria, per me, è stata una sorpresa da ogni angolazione la guardassi e la vivessi seppur per pochi giorni. Questa terra di contrasti tra il mare e la sabbia, tra passato e presente, tra modernità e tradizioni, mi ha donato emozioni uniche.  Le bellezze che mutavano nei vari paesaggi avevano sempre una costante: la cortesia degli abitanti, che fossero cittadini o gente dei villaggi. In più, il viaggio in Algeria ha avuto un valore aggiunto: l’amicizia. Tra i citigini partecipanti infatti, c’era la conoscenza e la confidenza reciproche cresciute nel tempo e rinsaldate dai tanti giri per il mondo fatti insieme. Così il tour tra il Mediterraneo e il Sahara ha avuto più il sapore di una scampagnata tra amici piuttosto che di un viaggio fra turisti.

Non sono mancati i disagi, certo. Otto viaggiatori sono rimasti senza bagaglio per diversi giorni (valigie  consegnate a Venezia il giovedì e ritirate ad Algeri il lunedì) e conseguente viavai di mutande e magliette in prestito. Un altro po’ di preoccupazione aveva preso tutti a causa del pericolo “droni  misteriosi” sul cielo dell’aeroporto di Francoforte (giro ampio il nostro: Italia, Germania, Africa), con annullamento dei voli, lunghe attese, breve notte semi in bianco trascorsa in albergo e sveglia all’alba. Per il resto tutto è andato bene, anzi benissimo.

Il viaggio in Algeria rimarrà indimenticabile per le tante perle che ci ha regalato a partire dalla guida, un bel ragazzone piemontese simpatico, colto e disponibile. Brava anche la nostra accompagnatrice Chiara. A far corona a tutto c’erano gli esperti e cortesi autisti berberi e gli squisiti piatti della cucina araba serviti per alcuni giorni in pieno deserto, o sotto uno sperone di roccia o all’ombra di un’acacia, con tanto di chef in divisa e guanti bianchi. Il Sahara, oltre alle sue bellezze indescrivibili, ci ha offerto pure l’emozione di cenare al chiaro di luna e al lume delle fiaccole accompagnati da un concerto di musica tradizionale. Anche il cielo è venuto in nostro aiuto con una chicca: un giorno ha persino piovuto tra le sabbie finissime e i pinnacoli imponenti.

Abbiamo visitato la bella Algeri adagiata sulla splendida baia che dal mare verso la collina si trasforma da bianca città monumentale in stile francese alla classica casbah araba. Ci siamo poi immersi nella storia, la nostra storia, con la visita ai siti romani dell’elegante Constantine e a quelli strepitosi dell’Unesco a Timgad fondata dall’imperatore Traiano e a Djemila, anche questo patrimonio dell’umanità. Poi in volo verso Djanet dove ci ha accolto un caratteristico e grazioso alberghetto lambito dalle sabbie del deserto. E da qui il tuffo nel grande e variegato Sahara fatto di rocce maestose, di pareti segnate da incredibili graffiti di epoca neolitica, di dune di sabbia rosa senza fine e di canyon con  pozze d’acqua e vegetazione. Tutto si è concluso con le vestigia fenice prima e romane poi di Tipasa, “città abitata dagli dei” la descrisse Albert Camus, posta tra l’azzurro del mare e del cielo.

                                                                                             Maria Zampieri

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Festival degli aquiloni 🗓

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20 aprile 2024

Festival internazionale degli aquiloni a Cervia

ARTEVENTO CERVIA è una manifestazione internazionale che richiama appassionati di aquiloni da tutto il mondo ormai arrivata alla 44esima edizione. Nata nel 1981 dall’idea del pittore Claudio Capelli, si trovano aquiloni artistici, etnici, storici e giganti, esibizioni di volo acrobatico, laboratori per bambini, istallazioni fisse, mercatini, aree food e molto altro. Il festival ospita 50 delegazioni provenienti dai 5 continenti e molti altri appassionati che si danno appuntamento qui, insomma non semplici aquiloni, ma molto di più.

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Giardini Trauttmansdorff 🗓

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4 maggio 2024

Visita ai giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano

Su una superficie di 12 ettari, i Giardini di Castel Trauttmansdorff, grazie al clima mite, ospitano piante provenienti da tutto il mondo disposte a digradare su un anfiteatro naturale che copre un dislivello di 100 m. Si aprono così viste emozionanti sugli oltre 80 paesaggi botanici presenti nei giardini ma anche sullo scenario montano circostante e sulla città termale di Merano. Al centro dei giardini c’è il castello che il conte Trauttmansdorff fece ricostruire a circa metà del 1800 e dove l’imperatrice Sissi trascorse piacevoli soggiorni invernali.

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Mostra da Monet a Matisse 🗓

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17 aprile 2024

Mostra da Monet a Matisse – Palazzo Zabarella – Padova

Da MONET a MATISSE. French Moderns, 1850–1950”, allestita nelle sale di Palazzo Zabarella a Padova. Questa mostra  presenta 59 opere provenienti dalla straordinaria collezione europea del Brooklyn Museum che rappresentano autentici capolavori di pittura e scultura
Sono esposti dipinti, disegni e sculture – differenti per soggetto, dimensioni e stile – realizzati dai principali artisti dell’epoca, sia quelli di origine francese, che  quelli che si sono formati e hanno esposto in Francia: Pierre Bonnard, William Bouguereau, Gustave Caillebotte, Paul Cézanne, Marc Chagall, Jean-Baptiste-Camille Corot, Gustave Courbet, Edgar Degas, Fernand Léger , Henri Matisse, Claude Monet, Berthe Morisot, Gabriele Münter, Pierre-Auguste Renoir, Odilon Redon, Yves Tanguy, Édouard Vuillard, Auguste Rodin e molti altri, per un totale di 45 maestri. 

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